sabato 9 giugno 2007

Ora che ho perso la vista, ci vedo di più.

E' quattro giorni che vivo senza occhiali nè lenti. L'ultima volta che è successo avevo, vediamo un po'...quattro anni?
Sto bene. Nele mie brevi ore d'aria ho scoperto la potenza della cecità.
O già. Non è nel vedere quando gli altri non possono il vero gaudio.
E' un piacere effimero, masturbatorio e in fin dei conti vile e piccolo borghese.
Potere camminare a testa alta con le tue ferite aperte in pieno volto, consapevole degli sguardi sidturbati, schifati, urtati, pietosi, compassionevoli ma senza esserne ferito direttamente è un ottimo antidoto alla violenza del giudizio altrui, quindi una probabile via verso l'onnipotenza.
antidoto
Cammino come avvolto da una bolla d'aria di imperturbabilità, sul tappeto rosso dell'inattaccabilità. Guadagno il rispetto dei bingobonghi.
"A posto belo?" è questa volta pronunciato con sincera fratellanza per il compagno di battaglia. In un'altra guerra. Ma ehi, sei dei nostri. Rissa? Bottiglia di vetro in faccia da un amico geloso? Manganellate dagli sbirri? Respect, fratello.
Per altro ogni sagoma femminile la riconosco per le ombre dei capelli che filtrano la luce e per l'inconfondibile scia di passera fresca, volubile, altezzosa.
Mai come adesso le riconosco per quello che sono. Tutte ugualmente scopabili.
A qualsiasi età, misura e forse peso.
Sono leggermente scaduto nella mia prosa e nel mio pensiero.
Ah...quante cose non ho osato fare, avrei potuto fare. Se solo fossi stato cieco.
Ehi, amici ciechi, non ve la starete mica pretendendo.
Amici ciechi, mi leggete, dico a voi!
Ah già.

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Deformazione facciale

Il pubblico in sala mi fa notare che erano mesi che non raccontavo della mia vita con tanta gioia e leggerezza.
Voglio dire. Del fatto di essermi spaccato la faccia rovinosamente contro una colata di asfalto.
Ciò dovrebbe farmi pensare. Non so a cosa, ma penso che sia sicuramente un segnale che gli impulsi positivi mi giungono al cervello dalle fonti più improbabili.
Ciò in effetti offrirebbe una spiegazione fisiologia a molte cose.
Intanto mi concentro sulla mia avventura di questi giorni.
Siamo partiti da un quadro disastroso. Un volto tumefatto, grottesco, macchiettistico.
Lo abbiamo lasciato fermentare alcuni giorni sotto uno spesso strato di vuoto, in una dimensione fatta di assenza e impalpabilità.
Dalle macerie è nata la ricostruzione. Sospetto per lo più notturna.
Come già avvenuto in passato, trovo la ricostruzione dei tessuti un vero miracolo.
E non è vero che è un lavoro costante e meticoloso. Perchè al contrario lo percepisci da un momento all'altro. Tac. E' sorta l'alba su quelle rovine fumanti.
E dal disastro rinasce la speranza per un futuro di apollineo splendore. Seee.
Boia 'ste piastrine. Fossimo tutti bravi come loro.

ps Il mio volto si sta coprendo di peli. Mi compiaccio dell'improbabile trasandatezza della mia nuova faccia. Mi rappresenta appieno.

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Exactly now

Deambulo. Tre giorni di assoluto isolamento domestico, forzato, ma a cui sono grato.
Un ritorno a quella vita di cui ero fatto in un'altra vita, breve ed interminabile, tra quattro mura e millecinequecento pagine.
Sono nato lì, in una dimensione infantile ascetica e sospesa che ora ritrovo e riconosco senza vergogna come del tutto mia.
Nonostante tutti questi anni in cui mi compiaccia di mescolarmi felicemente con i miei supposti simili.
Fatto sta che accolgo con una certa commozione quella mente schiva e attenta che si estende, si contorce e si comprime ad ogni dettaglio, indifferente a tutto ciò che è omunemente degno di nota, affascinato dall'avventura del vagare senza meta tra le infinite possibilità degli spazi angusti. Urbani e cerebrali.
Sento il fluire dei pensieri della mente dirigersi verso la punta delle dita e guidarle sulla tastiera. E' una connessione precaria. Ecco. Nel giubilo del compiacimento, l'ho già persa.

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venerdì 8 giugno 2007

Meglio sopprimerli da piccoli

E' il nuovo pupillo della EMI.
Diventerà grande, o sìsì.
FACCIO QUELLO CHE VOGLIO! - video by vacca & gORE

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carlito feat vacca - familia&co.

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mercoledì 6 giugno 2007

Fly, Brivido, fly...

Era un giorno come tanti, allietato da una grandinata terapeutica per lo spirito.
Brivido esce da lavoro, inforca la sua fedele due ruote ammortizzata (velocipede, no ciclomotore, che eroe), lanciato verso nuove meravigliose avventure.
Tempo di affrontare la discesa del parcheggio, e la gomma posteriore, galeotta, cede al terreno sotto l'azione di tanto slancio vitale.
Il terreno, reso pastoso dalla pioggia, è complice della vile beffa.
L'azione del freno è implacabile. La ruota anteriore resta inchiodata su sè stessa, attonita.
A Brivido non rimane che guardare, mani inchiodate sul manubrio.
Il cielo, gli alberi, l'Ipercoop. Il vetro, l'asfalto, i vetri rotti.
Esordisce con una risata, del tutto sincera, peraltro.
Non puoi fare altro di fronte alla consapevolezza di un grugno degno di un Rocky Balboa gore.
Tutto da solo. Diocane.
Non resta che godere del doping adrenalinico, quello sì.
E zittire quell'angelo custode travestito da relitto umano.
"Succede a tutti, succede a tutti".
Va beh, ma proprio a me?
Brivido sta pregustando l'idea di farsi una foto.
Non so se qualcuno la vedrà mai.

ps. Karma da revisionare, eh?

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martedì 5 giugno 2007

Zozza Mary, pazzo Gary

Esiste davvero.
http://italian.imdb.com/title/tt0071424/

Ps Solo per Grindhousers
Ps2 Thanx to Rick.

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Grindhouse

Avevo dimenticato di quanta carne fosse composto il mio corpo.

Tecnicamente, una prova d'amore per le esplosive possibilità coloristica del fuoco.
Esteticamente, un omaggio sentimentale alla fantasia sterminata di un'America pop di cui resta oggi la volgarità pubblicitaria senza la creatività visionaria.

Un inno all'alcol, alle sigarette, alla violenza, ai bei culi e alla velocità.
Il gusto pieno della vita.

Bravo Quentin. Il sequel è il resto della storia della cheerleader.
Da quando dice "gulp". VERO?

Colonna sonora:
01. The Last Race - Jack Nitzsche
02. Baby, It's You – Smith
03. Paranoia Prima - Ennio Morricone
04. Planning & Scheming - Eli Roth
05. Jeepster - T Rex
06. Stuntman Mike - Kurt Russell
07. Staggolee - Pacific Gas & Electric
08. The Love You Save (May Be Your Own) - Joe Tex
09. Good Love, Bad Love - Eddie Floyd
10. Down In Mexico - The Coasters
11. Hold Tight - Dave Dee
12. Sally And Jack - Pino Donaggio
13. It's So Easy - Willy DeVille
14. Whatever-However - Tracie Thoms
15. Riot In Thunder Alley - Eddie Beram
16. Chick Habit - April March

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lunedì 4 giugno 2007

I migliori brividi

Una classifica:
http://www.retrocrush.com/scary/index.html

E un gioco:
http://us.mms.com/us/dark/dark_game.jsp

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Veniamo da un altrove


Nella medesima galassia di Sun Ra, Jaga Jazzist, Soft Machine e Tortoise.
"Bitches Brew" è ancora oltre, ma quello è un buconero irraggiungibile per qualsiasi spazio-navigatore umano.




L'album si acolta per intero qua:
http://www.thrilljockey.com/catalog/index.html?id=100386

Exploiding Star Orchstra " We are all from somewhere else".
In fondo l'avevo sempre sospettato.

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Dune

Credo di aver dormito questa notte con gli occhi aperti. Ben aperti. Guardavano dentro me stesso, come fossero sintonizzati su Discovery Channel.
Il panorama è quello di un interminabile deserto rosso, una pianura sconfinata di sabbia e silenzio che si estende per chilometri oltre il mio sguardo.
Come se il tempo avesse eroso ogni traccia di civilità emotiva nella mia mente, cerco la soluzione ai conflitti nell'assenza di rilievi a asperità, nella mummificazione dei pensieri.
Lontano dall'assillo e dall'urgenza della storia, l'aridità di questa eternità costante è un tremendo rifugio.
Non so se questo sia il passato o il futuro, ciò che ha preceduto o quello che verrà.
Ma mi rendo conto che con il prosciugamento del superfluo, la combustione di ricordi e aspettative, l'essiccazione e la fossilizzazione di quello che sono stato fino ad oggi, potrò forse trovare il buio pacificatore di un sonno finalmente profondo.
Per riaprire quegli occhi, solo quando su tanta brulla desolazione non si decideranno a calare le prime pioggie.

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